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Trovo difficile andare in accordo con quello che la razionalità mi suggerisce. Con la netta convinzione che ad alcune cose è dato di andare oltre il ponderabile, trovo veramente difficile trovare un accordo.

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Trovo difficile andare in accordo con quello che la razionalità mi suggerisce. Con la netta convinzione che ad alcune cose è dato di andare oltre il ponderabile, trovo veramente difficile trovare un accordo. Se è vero che esiste la possibilità di varcare la soglia della sperimentazione, per passare a livelli superiori, dove l’inspiegabile trova conferme concrete, mi vedo costretto ad ignorare la razionalità. Se è vero che tutto questo ha un significato, allora, tutto cambia. Non si può ignorare la possibilità, anche se infinitesimale di poter trovare parte delle risposte al mistero.

Scrivo perchè sono stanco di parlare.

Perchè come un tappo di sughero in un mare in tempesta, un mare di contraddizioni e perplessità, mi sento sfinito. Perchè quelle che a prima vista potevano sembrare cieche coincidenze, si sono alla fine, rivelate ben altro. Nulla è a caso. Quello che la meccanica quantistica sostiene, il caos a cui fa riferimento, non viene messo a tacere da semplici coincidenze. C’è ben altro. Ma cosa?

Ci siamo evoluti e cerchiamo di spiegare tutto con la matematica. Poi, la dove i numeri non hanno più senso, cerchiamo di spiegarlo con filosofia, in fine, la dove la filosofia si ferma…subentra la speranza, la fede. Siamo umani, lo siamo sempre stati e continueremo ad esserlo finché continueremo a dare e a cercare spiegazioni.

“Siamo ombre in un mondo sempre meno illuminato. Siamo figli dei sogni di altri e viviamo sperando nei nostri. Lapilli infuocati in un mondo che brucia lentamente ma inesorabilmente per i nostri errori. Vittime di un destino che stiamo costruendo con ingordigia e che finirà per inghiottire tutto e allora saremo vittime di noi stessi. Reduci di una guerra mai conclusa abbiamo arso intere culture per il profitto di pochi. Io, ormai morente, vittima e nemico sono l’ultimo della mia stirpe. O dei che vegliate da la su il mio destino, fate di me quel che volete, ma fate si, che coloro che verranno, sapranno com’è morto l’ultimo degli stolti.”

M.C.

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Autore: Massimiliano Cerrone

Immagino case in cui le mura non abbiano confini. Luoghi in cui l'orizzonte non sia mai visibile. Immagino spazi di colori sconosciuti che riempiano il tempo con maestosità, coprendo tutto quello che c'è di nero e di grigio a noi conosciuto. Dove la gioia non sia una ricompensa ma un dolce regalo. Immagino volti di persone che ridono, perchè hanno perso il ricordo della sofferenza. Occhi sgranati per la gioia e non per il dolore. Immagino un mondo di uomini liberi le cui catene si sono ormai disciolte nella forza del tempo. Vallate verdi dove far correre la propria fanciullezza e coloratissimi fiori per perdere il senso del tempo. Immagino un mondo migliore. Tu, cosa immagini ? Max

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